Tachipnea transitoria del neonato
Tachipnea transitoria del neonato

Cos’è?
Una condizione che si può manifestare alla nascita, caratterizzata in particolare da un aumento degli atti respiratori del neonato.
Chi colpisce
Spesso i neonati maschi, che siano nati da parto mediante cesareo. Un fattore di rischio ulteriore può essere la nascita poco prima del termine (che è a 37 settimane) o tra le 37 e le 40 settimane. Infine un fattore aggiuntivo è l’essere “figlio di madre diabetica”
Cosa la determina?
I bambini che hanno questa patologia “ritardano” l’assorbimento del liquido che si trova nelle vie aeree nella vita fetale. Di conseguenza fanno un po’ di fatica a respirare.
È rara?
No
Come viene gestita?
Il neonato viene gestito in un reparto di patologia neonatale e messo in incubatrice. Questo consente ai medici di guardare il grado di affaticamento respiratorio e di somministrare la terapia, che è l’ossigeno.
Durante la degenza, oltre all’osservazione, sono necessari alcuni prelievi di sangue (controllo dell’ossigenazione del sangue). Il medico può decidere inoltre di eseguire degli esami radiologici (ecografia o rx del torace).
Quanto dura?
Nella maggioranza dei casi il quadro si risolve in 12-24h. Ma può perdurare anche fino alle 72h.
Diagnosi differenziale
Si fa con patologia infettiva o con la malattia delle membrane Jaline. Il medico studierà l’anamnesi del piccolo e sulla base di questa e delle caratteristiche cliniche (si rivaluteranno nel tempo) potrebbe decidere di somministrare terapia antibiotica e/o fornire un supporto respiratorio con metodica non invasiva (nasocannule per CPAP).
Fonte: uptodate Transient tachypnea of the newborn 13.04.20
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