Recensione Ingo
Recensione; Ingo, Helen Dunmore
Trama
Una famiglia, apparentemente normale, alle prese con le difficoltà di ogni giorno.
Sapphire e Conor, fratello e sorella, vivono la loro quotidianità, un'esistenza semplice in una casa vicino alla scogliera.
E se il mare, sfondo onnipresente, potesse accoglierli?
Scopriremo che esiste un mondo in quell'immensità d'acqua, un mondo che può essere gentile come pericoloso.
L'approccio al popolo del mare è tra il magico e il sacro. Si tratta di un popolo saggio, che condivide la memoria e mantiene le distanze con l'uomo. Perchè ai due ragazzi è consentito il contatto? Nel libro verranno rotti gli schemi. Ingo costringe il lettore a ragionare nel modo in cui ragiona il popolo del mare e a riconoscere caratteristiche e fragilità del popolo della terra.
Sapphire, poco più che bambina, imparerà che gli elementi che compongono la sua materia non sono solo terra né solo acqua e lottano. Questo apre delle possibilità che la costringeranno no a vivere l'avventura più importante della vita.
Un romanzo che può emozionare.
Riguardo allo stile non mi posso pronunciare, non ne ho la capacità poiché l'ho letto così come l'ho trovato, in lingua.
Miglior pregio: l'autrice sfrutta il popolo del mare per avviare una riflessione profonda circa il comportamento umano. Impossibile non toccare delle tematiche attuali, come il rapporto con la natura, il consumismo e la voracità di esperire, talvolta in maniera superficiale, dell'uomo. Il contrasto con una dimensione più lenta, riflessiva e consapevole è ben proposto.
Peggior difetto: si tratta di una serie. In soldoni, il finale risulta un'introduzione al libro successivo.
Consigliato: ragazzi, approccio alla lingua inglese, avventura, tematica marina, riflessione sul valore della famiglia, della natura, ricerca del sé.
Sconsigliato: a chi non ama la fantasia, a chi vorrebbe un libro particolarmente profondo per quanto concerne le tematiche toccate, a chi desidera un libro che sappia insegnare (storia, eventi di vita vissuta, indagine interiore).
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